domenica 27 novembre 2011

Mustang : un viaggio a piedi nel Regno di Lo .

Il Mustang è vento, polvere, è un'infinita variazione di tutte le tonalià di ocra che si riescono ad immaginare. Gli orizzonti sono senza confini e dentro agli antichi Monasteri si possono ammirare opere d'arte di valore inestimabile per bellezza ed unicità.
Noi ci siamo spostato a piedi per due settimane in
questo territorio straordinario, partendo da Jomsom e raggiungendo la mitica capitale, la città murata di Lo Mathang, ritornado poi nuovamente al punto di partenza lungo un sentiero diverso, attraverso le montagne e lontando dalle porzioni di strada carrozzabile che stanno lentamente devastando il paesaggio.
Siamo scesi in un profondo canyon per visitare la caverna dove, la leggenda vuole si sia fermato a meditare a lungo il Santo Buddhista Guru Rinpoche, un luogo che unisce un certo misticismo ad un ambiente naturale selvaggio e remoto richiuso da alte pareti di roccia sorvolate da numerosi avvoltoi che costruiscono i loro nidi sulle zone più alte e strapiombanti.
Il Gompa di Ghar è un monastero del XV secolo che racchiude, nelle due piccole stanze che lo compongono, una preziosa serie di pietre scolpite e dipinte di rara bellezza e che vale veramente la pena di fermarsi a visitare. E' una stupefacente oasi di verde a 3.900 metri di quota in mezzo ad un altipiano di tera, roccia e polvere; gli fanno ombra degli spettacolari pioppi secolari.
L'incontro  più emozionante rimane sempre quello con la gente: a volte è diretto, si tenta di comunicare con sguardi, gesti e mozziconi di parole, altre volte rimane fatto di sguardi che penetrano e segnano più di un urlo. L'incontro con le genti è la parte essenziale di un viaggio che altrimenti rimane uno spostamento senza significato.






E poi ci sono le montagne, che dal Mustang si vedono un po' lontane, come dalla tribuna di un teatro: brillano del loro bianco d'alta quota che contrasta prepotente con i toni pastello del Regno di Lo.





Come succede sempre, alla fine di ogni viaggio, l'attimo di gioia legato al ritorno viene velocemente sopraffatto dai progetti della prossima partenza, della prossima meta che lentamente ma inesorabilmente prende forma dentro di me.

So long. Mik

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